MOSTRE. «David Bowie is» a Bologna

Esultino i ritardatari perché l’incredibile mostra David Bowie is al museo MamBo di Bologna è stata prorogata fino al 13 novembre 2016. L’unica tappa italiana di questo stupefacente show – perché di questo si tratta- è partita da Londra nel 2013 e non ha ancora completato il suo viaggio nelle mille anime del Duca Bianco.

Non si tratta di una mostra di memorabilia – nonostante siano esposti i suoi incredibili costumi di scena, i suoi dischi preferiti, gli schizzi dell’allestimento del palco nelle sue tournée – né di un omaggio alla memoria dell’artista, anche perché era stata concepita ben prima della sua scomparsa avvenuta a gennaio 2016.

L’obiettivo dei curatori del Victoria & Albert Museum Victoria Broackes e Geoffrey Marsh era piuttosto quello di offrire a tutti i fan di questo incredibile artista un’esperienza alla ricerca delle sue fonti d’ispirazione e incidentalmente di affascinare anche chi non conosceva la sua musica o le sue performance.

Il tour parte all’inizio della sua carriera negli anni ’60 passando per il racconto dei suoi tanti alter ego, da Major Tom a Ziggy Stardust e delle sue tante fonti di ispirazione dal teatro giapponese kabuki al mimo, dall’Antico Egitto ai vampiri, da Bing Crosby ai tre moschettieri. Si conclude con il racconto per immagini e suoni degli ultimi concerti dei primi anni Duemila.

Fondamentale è il corredo audio (da ascoltare in cuffia) che comprende interviste e brani musicali, e che accompagna tutta la visita come parte integrante del viaggio nella scoperta delle tante identità dell’uomo che cadde sulla terra”.

Massimiliano Bosco
Massimiliano Bosco

Massimiliano Bosco nasce a Roma nel 1967.
 Inizia da piccolo ad apprezzare la musica lirica e classica grazie al papà, tecnico del Teatro dell’Opera di Roma, che lo introduce nel mondo dell’Opera e del Melodramma. La musica diventa la sua passione principale. A quindici anni inizia a studiare la chitarra e da lì nasce l’amore e la passione per i Beatles, suoi maestri. Parte così un percorso di ricerca musicale che spazia dalle grandi rock band e funky anni ’70 fino ad arrivare al Jazz e alla fusion negli anni ’90. Tra i gruppi più amati ci sono gli Eagles, i Grand Funk Railroad, i Jethro Tull. Nel 2013 frequenta l’Accademia di conduzione radiofonica e televisiva ART di Roma, impara, grazie ai docenti scelti tra i più importanti network radiofonici e televisivi, le basi della conduzione e della scrittura di format radiofonici, così da essere in grado di poter dar vita alla realizzazione del suo grande sogno, scrivere e condurre una trasmissione radiofonica che parli principalmente di musica. Dal luglio 2013 conduce “Note di Viaggio”, un programma scritto e condotto da lui, dove accosta ai racconti e ai diari di viaggio la musica, frutto della ricerca di anni e della passione iniziata sulle poltrone del Teatro dell’Opera, suo grande amore.



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