Un’avvertenza: astenersi nostalgici e revisionisti storici, questa non è una mostra politica, ma una gran corsa a rotta di collo attraverso i tardi anni ’60, per la precisione tra il 1966 e il 1970. Anni rivoluzionari, folli e coloratissimi che hanno cambiato le vite di chi c’era e anche di chi è venuto dopo.
Attraverso sette sezioni, i curatori raccolgono una gran quantità di oggetti, immagini, filmati, testimonianze per ricostruire un “prima” e un “dopo”. Inevitabile è rendersi conto che molti aspetti della vita ormai quotidiana degli Inglesi e degli europei in generale prendono piede in questi anni. La minigonna, la cultura dei club, gli scioperi e le manifestazioni studentesche, la tv, le prime avventure spaziali, i festival all’aperto. Tutti fenomeni figli di quegli anni.
Ci si stupisce, si ricorda, ma soprattutto ci si interroga sulle origini di tanti fenomeni sociali che hanno origine in quegli anni. Dall’ambientalismo al neo-liberismo, come e quanto è cambiato il nostro mondo in 50 anni? E dove ci porteranno questi cambiamenti tra altri 50 anni?
C’è tempo fino al 26 febbraio 2017 per organizzare una visita al Victoria & Albert Museum e tornare per qualche ora indietro nel tempo.