APP. The Bohemian Rhapsody Experience

Freddie Mercury, un nome legato a doppio filo a quello dei Queen, la band capace di mescolare i generi più diversi: dall’opera, al pop, fino al rock più genuino. Un flusso musicale affascinante e sorprendente anche per l’orecchio più raffinato.

Bohemian Rhapsody è l’emblema di questo stile musicale e dal suo verso “Is this the real lfe? Or this just fantasy?” parte l’idea alla base di The Bohemian Rhapsody Experience, l’app appena rilasciata creata in team dalla band, con Google Play e lo studio Enosis Vr che permette di entrare nel subconscio del cantante.

Sulle note di questo celeberrimo brano della band inglese, datato 1975, scorrono una miriade di immagini, mondi fantastici e onirici, ottenuti lavorando su scansioni 3D in alta risoluzione, motion capture e tecniche di videogrammetria. L’app è in grado di offrire un’esperienza immersiva all’utente perché ne asseconda i movimenti e permette di osservare l’ambiente a 360 gradi. “Anche se sono trascorsi più di quarant’anni, Bohemian Rhapsody resta una canzone innovativa”, spiega il chitarrista Brian May, “e nasce dall’incredibile immaginazione di Freddie”.

Da maggio era disponibile solo per sistemi operativi Android, ora sta arrivando la versione per iOS  e i fan della band – che si erano già cimentati con la precedente app “Queen: play the game” con giochi e curiosità per veri esperti- possono ora godersi il mondo virtuale con gli occhi dei loro beniamini, quelli di King Freddie prima di tutti.

Massimiliano Bosco
Massimiliano Bosco

Massimiliano Bosco nasce a Roma nel 1967.
 Inizia da piccolo ad apprezzare la musica lirica e classica grazie al papà, tecnico del Teatro dell’Opera di Roma, che lo introduce nel mondo dell’Opera e del Melodramma. La musica diventa la sua passione principale. A quindici anni inizia a studiare la chitarra e da lì nasce l’amore e la passione per i Beatles, suoi maestri. Parte così un percorso di ricerca musicale che spazia dalle grandi rock band e funky anni ’70 fino ad arrivare al Jazz e alla fusion negli anni ’90. Tra i gruppi più amati ci sono gli Eagles, i Grand Funk Railroad, i Jethro Tull. Nel 2013 frequenta l’Accademia di conduzione radiofonica e televisiva ART di Roma, impara, grazie ai docenti scelti tra i più importanti network radiofonici e televisivi, le basi della conduzione e della scrittura di format radiofonici, così da essere in grado di poter dar vita alla realizzazione del suo grande sogno, scrivere e condurre una trasmissione radiofonica che parli principalmente di musica. Dal luglio 2013 conduce “Note di Viaggio”, un programma scritto e condotto da lui, dove accosta ai racconti e ai diari di viaggio la musica, frutto della ricerca di anni e della passione iniziata sulle poltrone del Teatro dell’Opera, suo grande amore.



Lascia un commento